Cambiare il modo di pensare può essere costoso ma è sempre viabile. A me capita con frequenza di modificare anche in maniera radicale ciò che penso, perfino trattandosi di pensieri fortemente radicati nel mio essere più profondo, oserei dire delle convinzioni ancestrali. Ne sento proprio il bisogno talvolta. Altre però è una questione di razionalità, di intelligenza, o addirittura di sopravvivenza.
Invece, cambiare il modo di sentire è piuttosto difficile e quasi quasi inattuabile. Si può fingere, fare come se, illudersi o far illudere gli altri (abbastanza creduloni in questo senso)... Tuttavia, il sentire è qualcosa di irrazionale, di inevitabile, di incontrollabile che scappa a tutte le regole mentali.
A volte, spesso, il mio modo di sentire mi fa paura, mi spaventa per la sua intensità, per il suo manifestarsi suddolo e sfuggevole. Quindi, provo a tenere a bada "me stessa" ma mi accorgo che è come cercare di strappare a un felino il suo istinto da cacciatore. E allora, mi accontento, per forza, "ingannando" i miei sensi con la prepotenza del pensiero. Ma niente c'è di più potente della forza travolgente del sentimento. E mi lascio andare pur facendomi del male in alcune occasioni. Sono io! Sono fatta così: nel bene e nel male. Prima o poi imparerò a convivere con me stessa!
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