Advertencia

Todo lo que publico en este blog es material original libremente creado por mi mente. La idea es la de reunir textos que he escrito en el pasado alternándolos con textos que produzco en la actualidad.
Ninguna pretensión literaria. Todo lo que escribo nace de mi imaginación, de mis sentimientos, de mis vivencias. ¡Es exclusivamente mío!
Yo no escribo lo que pienso, yo escribo lo que siento. Si a alguien lo incomoda de alguna manera, no tiene por qué leer.

domenica 10 giugno 2018

Insoddisfazione

Non c'è ostacolo più grande, barriera  insormontabile per raggiungere la serenità  personale, dell'insoddisfazione.  Insoddisfatti è antonimo di felici, si sa... Eppure... con quanta permissività concediamo agli altri l'onore di intralciare il nostro percorso verso la nostra soddisfazione, la nostra felicità con i loro atteggiamenti noncuranti.
Dovremmo imparare ad abbattere i muri che innalzano questa maledetta insoddisfazione impedendoci di sentirci pieni e liberi di vivere la vita a modo nostro, di decidere da soli sulle note di quale melodia vorremmo danzare. Dovremmo avere il coraggio necessario per farli crollare, per non permettere più a nessuno, men che meno a noi stessi, di rialzarli, se non di carta velina in modo da farli cadere giù con un soffio leggero, all'occorrenza. Senza il minimo sforzo.
Un pugno di gioia ogni tanto non basta. Rimasugli di affetto. Avanzi di attenzione. Parole vuote e false in partenza che poi si infrangono sulla roccia sempre più dura del tuo cuore come onde sui frangiflutti. Splash!
Trascuratezza, oblio, aspettative ammazzate (quando c'erano, quando ancora ci credevi prima di avvolgere il tuo cuore in un fitto strato di pellicola trasparente, ermetica e protettiva. Scetticismo come leitmotiv dell'esistenza). Cominci ad averne le tasche piene. Così non va, lo sai. 
Tante bugie su progetti per il futuro, progetti che ormai sai verranno puntualmente incompiuti, abortiti dall'egocentrismo di chi li butta giù così, come se ormai le parole che elargisce con noncuranza avessero una qualsiasi sostanza. Nessun peso. Si svuotarono di significato qualche bugia fa. Parole avvalse dal niente, inutili speranze disperate. Sentimenti sciatti quelli che sbandiera alle volte. Ne sei consapevole purtroppo. L'hai capito a tue spese.
Ti tortura saper cosa dovresti fare, come agire, da dove cominciare. Troncare sarebbe l'opzione intelligente. Cosa ti trattiene alla sua disattenzione? Perché stai lì a chiederti fino a quando? Ancor per quanto?
E ciò che più dispiace è il fatto di riconoscere le sue bugie come una replica di tante altre bugie in tante altre volte precedenti (altre labbra bugiarde, altri occhi bugiardi, altri cuori egoisti... Tutti diversi, tutti uguali... Ma che noia!). Tutto si ripete e non ne puoi più di stare lì ad osservare sempre la medesima scena, volti diversi con la stessa precisa identica solfa da recitare. Promesse fatue, parole vane, atteggiamenti insulsi... Vorresti che lo spettacolo per una volta tanto cambiasse, mutasse in un qualcosa di verace. Almeno una verità ... Una parola autentica... Un "noi" al posto del solito e ripetuto "io".
Sai bene come andrà a finire. Sempre si conclude alla stessa maniera. Ignori però quando. Non sai convivere con la bugia tu, soprattutto con quella degli altri. Non sei felice sentendoti in balia dei capricci di una banderuola, un optional nella vita di qualcuno. Vuoi riprendere in mano la bacchetta per dirigere la tua orchestra. 
Lo sai bene (solo tu?).
I rapporti umani sono come un delicato bonsai. Se non lo curi a dovere, se non lo annaffi quando necessario, se non lo poti con amore e tenerezza cicatrizzandone le ferite, se lo tratti con negligenza, senza gentilezza e premura, muore. E si sa, l'unico di irreparabile in questo mondo è la morte di qualunque indole essa sia.
10 giugno'18

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