Advertencia

Todo lo que publico en este blog es material original libremente creado por mi mente. La idea es la de reunir textos que he escrito en el pasado alternándolos con textos que produzco en la actualidad.
Ninguna pretensión literaria. Todo lo que escribo nace de mi imaginación, de mis sentimientos, de mis vivencias. ¡Es exclusivamente mío!
Yo no escribo lo que pienso, yo escribo lo que siento. Si a alguien lo incomoda de alguna manera, no tiene por qué leer.

martedì 26 novembre 2019

Una vita

Mi offrirono una vita tranquilla, senza sofferenze, monotona, semplice, anodina. Cento per cento garantita. Priva di grandi passioni, senza saliscendi, uniforme, rettilinea. Lontana dalle sorprese.
Una vita in apparenza serena, dove i sentimenti, le sensazioni, le pazzie erano un lusso trascurabile, un optional fuori portata, irraggiungibile, inservibile, da buttare via senza nemmeno prendere in considerazione lontanamente.
Mi chiamarono fortunata per avere ricevuto un'offerta da tanti ambita.
Io ci riflettei su un attimo sapendo a priori che non era il mio stile di vita.
Ringraziai con garbo ed educazione, girai i tacchi e mi allontanai da quella proposta per me così poco attraente poiché non concepisco l’esistenza, la mia, senza rischio, senza il folle piacere del gioco spericolato, del camminare a testa alta sotto la pioggia fitta, senza scommettere il tutto ogni giorno malgrado le possibilità di perdere la partita.
Vollero tentarmi ancora promettendomi la cura ideale per le mie ferite,  garantendomi di far emarginare le cicatrici, di evitarmi dolori, tristezze, angosce e angherie, di non farmi mettere a repentaglio la mia integrità psicofisica.
Il prezzo era rendermi insensibile al fascino delle montagne russe, degli imprevisti, dei volti nuovi da scoprire, degli amori nascenti, della gioia di goderti l’istante come se fosse l’ultimo della tua vita. Vivere, insomma, sotto anestesia era il fio da pagare.
Ringraziai cortesemente e declinai l’offerta senza rimpianti.
Dal momento che niente è paragonabile all’adrenalina che mi produce sentirmi VIVA amando, rischiando, piangendo, ridendo a crepapelle, tremando, viaggiando, perdendo pezzi e ritrovandone altri, regalando brandelli di me stessa in cambio di niente alle volte, ma pienamente consapevole di ogni istante vissuto, di ogni giorno concesso, di ogni sorriso sul viso, di ogni lacrima versata, di ogni gemito emesso o strappato, del piacere incommensurabile di un bacio.
Fermandomi sì ogni tanto ma senza mai darmi per vinta.
Perché la vita è dolore, amore, gioia, tristezza, passione, allegria, nostalgia, illusione, progetti, complicità, solitudine, malinconia, rischio, avventura. E dovendo rinunciare anche solo ad una parte di tutto ciò, mi sentirei incompleta, vuota, smarrita, esanime.
Mi offrirono un'esistenza calma, dritta, senza curve a gomito; e io preferii mettermi in gioco e vivere a modo mio la mia vita: fino in fondo. E così sia!
26 novembre 2019
(Buon compleanno alla "presi" del mio fanclub!😉 )

martedì 19 novembre 2019

Me fui

Me fui porque...
No quiero más "te quiero" con peros
ni "te echo de menos" cuando no tengo otra cosa que hacer.
Para sentirme sola contigo,
prefiero estar a solas conmigo
o con quien realmente me sepa querer
sin mas, sin más: con todo
y no a pedazos esparcidos.
Me fui porque...
No tengo tiempo de hacer tiempo
mientras encuentras tiempo
para dedicarme,
para compartir.
Prefiero la compañía de mis propios pensamientos
que la soledad de esperarte
tú en tu mundo,
yo en silencio, 
excluida y expectante.
Las mismas excusas que se repiten.
Tú que inventas justificaciones manidas...
Yo mendigando momentos.
Tú  concentrado en "tu vida".
Mentiras que tú mismo te crees.
Yo ya hace tiempo que dejé de leer tus cuentos.
Me fui porque...
Hasta el futuro con que soñaba,
donde refugiarme junto a ti
para vivirlo contigo,
tú y yo hechos un nosotros,
lo tiraste por la ventana
con tu histrionismo habitual.
Con tu autosuficiencia insultante
y ese banalizarlo todo
que te resulta  natural
cuando se trata de mí,
de comprometerte conmigo.
¿Pensabas que me iba a conformar
con migajas de tu tiempo,
comprendiéndote perpetuamente,
a ti,
que eres tu propio centro?
que nunca probaste a interesarte
por mí,
por mi día a día,
por lo que siento.
Tú...
Que estabas ausente
dando vueltas a tu alrededor.
Tú, de ti mismo satélite.
Tomando decisiones por los dos.
Me fui porque 
tu egocentrismo
me hizo recordar
que soy la persona más fuerte que he conocido
en toda mi vida;
sobre todo, desde que me enamoré de ti
y me vi obligada a aprender
a coserme las heridas,
ésas que me infringías
sigo sin entender el  porqué.
¡Y decías que me querías!
¡Bonita forma de querer
apartándome de tu vida!
Me fui porque...
Prefiero seguir serena mi camino
renunciando a compartirlo contigo
que escalar montañas imaginarias
que nunca me llevarán a ti:
las sitúas cada vez más lejanas.
Un corazón virtual de vez en cuando...
Besos intangibles...
¿Realmente creíste que me iba a bastar?
Tú que siempre presumiste de conocerme tan bien,
deberías saber
que yo necesito mucho más
que un papel secundario.
O protagonista junto a ti o nada.
¡Nada para ti!
Mientras que tú
actor principal de mi existencia fuiste.
Y entonces me fui...
Y tú te quedaste.
Como siempre.
Donde siempre.
Para siempre.
Porque así lo decidiste.
¡Lo conseguiste por fin!
Tantas veces lo vaticinaste,
supongo que hasta lo deseaste.
¡Tu preciado tiempo es todo tuyo!
¡Enhorabuena!
Ya no tienes que malgastarlo
con el accidente geográfico
que siempre fui para ti.
¡Problema resuelto!
¡Ya puedes ser feliz!
Me fui sí...
Aunque siempre te llevaré conmigo
dentro de mi corazón
y en mi ADN.
Ibone- 16  novembre'19














Muro di Berlino, agosto'19

domenica 17 novembre 2019

Il popolo dei viaggiatori


Il popolo dei viaggiatori ha imparato a proprie spese una serie di accortezze che potrebbero essere utili ad altri viaggiatori. Eccone qua alcune:
Il popolo dei viaggiatori sa che conviene portare da casa i flaconcini di liquidi e creme varie già sistemati nelle apposite buste di plastica, chiuse tra l'altro, per non perdere tempo al controllo dell'aeroporto. In modo da porre tutto sul vassoio corrispondente e riposizionarlo nel beauty-case una volta superato lo scoglio dei raggi X.
Il popolo dei viaggiatori sistema a portata di mano tablet, cellulari, batterie e oggetti che vanno messi da soli nei vassoi per il controllo. E così, evitano perdite di tempo frugando dentro il bagaglio.
Il popolo dei viaggiatori sa che è meglio portare i biglietti low cost stampati su carta giacché ci sono degli aeroporti dove non viene letto in modo corretto il codice digitale. Il che oltre ad una spiacevole perdita di tempo, a volte comporta anche una spesa economica considerevole perché si è costretti a fare il check-in nell'aeroporto.
Il popolo dei viaggiatori ha imparato a portare delle bottigliette vuote da far passare senza grane al controllo bagagli. Una volta dentro, si recano nel bagno dell'aeroporto per riempire di acqua le bottigliette ed evitare delle rapine innecessarie in questo senso.
Il popolo dei viaggiatori non dimentica le eventuali prescrizioni mediche quando deve portare medicinali specifici che potrebbero causare problemi al controllo. Perché il popolo dei viaggiatori sa che è meglio prevenire che curare. In questo senso, non fattura mai medicinali imprescindibili che potrebbero andare smarriti se il bagaglio non arriva a destinazione con il padrone. Medicine utili, documenti, soldi e oggetti di valore sempre meglio nel bagaglio a mano.
Il popolo dei viaggiatori non dimentica il suo tesserino medico in vigore per l'estero e porta i numeri di telefono per possibili emergenze: perdite di documenti, carte di credito e via dicendo.
Il popolo dei viaggiatori con intolleranze alimentari riserva parte della valigia per prodotti che in caso di assenza nel posto di destino, potrebbero salvarlo di fare la fame. O che in ogni caso, possono aiutarlo a sopravvivere mentre trova qualcosa da mangiare.
Il popolo dei viaggiatori che utilizza il cellulare per fare delle foto, non esce mai di casa senza una scorta di batterie ricaribili e porta sempre nello zaino, una spina doppia per poter caricare il telefonino in posti pubblici con prese di corrente a disposizione. Oppure delle prolunghe con più prese da usare in albergo dove a volte soltanto c'è una presa di corrente per tutta la camera.
Il popolo dei viaggiatori conosce tra l'altro l'utilità del selfie-stick per non dipendere da nessuno negli autoscatti per cui sa della convenienza di portare più di un bastone in valigia dato che a forza di scattare delle foto, si rompono facilmente.
Il popolo dei viaggiatori viaggia con il rooming attivato per non restare senza servizio fuori dal proprio paese.
Il popolo dei viaggiatori sa che, quando si noleggia una macchina, è del tutto conveniente portare caricatori per cellulari con diverse uscite e gli appositi fili in base al modello così da poter ricaricarli in auto.
Il popolo dei viaggiatori con auto a noleggio all'arrivo sa che è altrettanto utile portare un poggiacellulare da sistemare nelle fessure dell'aria condizionata per poter tenere il gps del telefonino davanti agli occhi mentre si guida.
Il popolo dei viaggiatori estivi non lascia mai a casa uno scialle o un qualsiasi fazzoletto grande da usare in certi edifici di carattere religiosio dove non permettono di entrare in pantaloncini o bretelle. Per evitare di rimanere fuori, i viaggiatori accorti si "imburcano" nei propri foulard. Da usare anche sui sedili dei mezzi di trasporto pubblico quando le temperature sono elevate e si portano short o abitini corti. È un modo di evitare qual sudore spiacevole che ci fa sentire pisciati nonché il senso di schifo di sedersi con il sedere all'aria in sedili dove non si sa chi abbia poggiato prima le chiappe...
Il popolo dei viaggiatori ferroviari sa che d'estate conviene portare una giacchetta vicina poiché ci sono dei treni dove l'aria condizionata è impostata in modo tale da far ricreare un microclima polare.
Il popolo dei viaggiatori controlla il tempo che ci sarà online prima di fare la valigia ma non se ne fida al cento per cento. Un costume da bagno in primavera, un ombrello in inverno... non guastano mai e possono tornarsi utili.
Il popolo dei viaggiatori in auto, non dimentica mai di portare nel bagagliaio un cuscino visto che in determinati alberghi, mettono specie di pietre al posto del guanciale... E si sa che riposare bene è imprescindibile soprattutto in viaggio.
Il popolo delle viaggiatrici porta sempre un piccolo arsenale di tamponi e assorbenti giacché le sorprese possono arrivare all'improvviso quando si viaggia e non sempre è facile trovarli al supermercato, o perfino un supermercato vicino.
Il popolo dei viaggiatori porta con sé tesserini che possono rendersi utili per pagare di meno o addirittura per non pagare in alcuni musei o siti archeologici: studente, professore, giovane, portatori di handicap... Tutto fa brodo!
Il popolo dei viaggiatori sa che più che il destino, ciò che rende un viaggio indimenticabile è spesso la compagnia poiché dipendendo con chi si viaggia, i posti appaiono più o meno meravigliosi ed affascinanti.
Il popolo dei viaggiatori viaggia con umiltà, consapevole che ogni viaggio è un'occasione unica per imparare, ampliare frontiere fisiche e mentali, per assorbire altri modi di vita e crescere a livello personale. Ed è proprio per questo che il popolo dei viaggiatori, mentre torna da un viaggio, non fa che pensare al seguente.
17 novembre 2019- Ibone













Berlino, agosto'19 (Con le mie compagne di viaggio preferite!)

sabato 16 novembre 2019

Espero

Espero que nunca se extinga la llama de la pasión
que hace arder nuestro deseo.
Espero que tu corazón y el mío se iluminen el uno al otro
con luz intensa para el resto de nuestras vidas.
Espero que un día comprendas que
un "yo" sin un "tú" no son nada más que "otros";
y que "tú" + "yo" somos un perfecto "nosotros".
Y si alguna vez el sol que nos alumbra se hace más tenue,
si nos falta el aliento o perdemos el timón,
recuerda que todo, absolutamente todo,
lo puede el amor.
Y, créeme, cariño mío,
eso es algo de lo que ambos podemos hacer derroche
sin temor a que se agote.
¡Te amo!
Ibone-4 maggio'18

lunedì 11 novembre 2019

La luna

Yo no te pido que me bajes la luna,
tan sólo que te quedes a contemplarla a mi lado.
15 agosto 2017-Ibone 


























Berlino, agosto'19

Cordoni ombelicali

Uno di quei momenti in cui vorresti tagliare dei cordoni ombelicali improduttivi senza badare a spese.... Aprire le ali e volare via lontano dai piantagrane, dalle persone compiaciute del proprio vittimismo, bulimiche della compassione altrui e della propria e incapaci di gestire i momenti di felicità imponendo a quanti le circondano una assurda e insostenibile valle di lacrime .... Fuggire a gambe levate da coloro che ormai sopravvivono in un mondo dalle tonalità nero-grigie, tu che vuoi scivolare su un enorme arcobaleno....
Uno di quei momenti in cui vorresti essere nata tartaruga per trovare rifugio e serenità nel tuo carapace... Eppure, non rinunci a fare capolino, a tirare fuori la testa  pur sapendo che rischi delle forti emicranie...
Uno di quei momenti in cui  vorresti fregartene un po' di tutto (e di molti) perché hai un impellente bisogno di ritrovare te stessa....
E la vita continua.... E io non voglio perdermela... E continuo a cercare la pace nel bel mezzo della tempesta...
15 genn.'14 - Ibone






Valle dei templi, Agrigento-Luglio'19

domenica 10 novembre 2019

Todo lo que quise decirte



Todo lo que quise decirte y que nunca te envié... (Agosto'19)

Quiero una relación tranquila de ésas sin altibajos. Hoy en la cima mañana en una sima es algo que no me interesa. Quiero serenidad sin excesos hacia un lado u otro. Las montañas rusas las dejo para las ferias. En el amor actualmente busco estabilidad.
Pasar nuestros momentos juntos con sosiego, sin prisas, sin tener que medir el tiempo, sin fugas apresuradas o miradas ofuscadas, huidizas.
Prefiero ver la tele en el sofá recostada sobre su cuerpo mientras acaricio su pecho y él juguetea con mi pelo entre sus dedos. Sin presiones ni ideas raras sobre lo que suponemos que se espara de nosotros el otro. Yo sólo espero cariño, atención, ternura y respeto. Justo lo que estoy dispuesta a dar sin reparar en gastos.
Quiero una relación normal, sin sacrificios absurdos por erróneos pensamientos o ideas preconcebidas porque yo sólo concibo compartir sin pretensiones. Disfrutando del amor a 360 grados de manera relajada. Las carreras las dejo para la Fórmula 1. En el amor necesito calma.
Quiero a alguien para quien la expresión "tener pareja" no se trate tan sólo de un título honorífico que no compromete a nada. Porque pretendo y exijo compromiso: el compromiso de sacar tiempo para la persona amada. Yo me comprometo a lo mismo. No se puede tener pareja y pretender seguir con la vida de soltero. ¡Yo no lo acepto!
Porque quiero ser una prioridad y sentirme como tal. No voy a permitirle a nadie que me trate como la opción que queda cuando ya no hay otras opciones. No voy a tolerar que me arañen un minuto del tiempo que me corresponde. De la misma manera que yo no voy a mermar mi tiempo y atención hacia quien amo.
No quiero a alguien que me haga sentir un peso incómodo en su vida, que no me deje entrar en ella y que no quiera participar en la mía.
Quiero algo duradero. No me interesan historias o historietas que empiezan y acaban inconsistentes. De lo contrario, prefiero la nada. Las aventuras efímeras, las distancias insalvables, individuos inseguros, inmaduros que no saben lo que quieren, si quieren, cuándo quieren... En resumen, amores complicados no, gracias.
Porque lo que quiero es a alguien con quien compartir, proyectar, viajar, crecer, aprender, enseñar, gozar, dialogar, hablar, escuchar a partes iguales. Que se interese por mí, por lo que pienso, por lo que siento, por lo que deseo. Que me abra su corazón y me dé su confianza haciendo que yo confíe plenamente en él.
No quiero excusas ni justificaciones. Comprensión por ambas partes sin promesas que no sabemos si vamos a poder cumplir.
No quiero una relación con amenazas, con chantajes, con prepotencias, con apatías, sin empatía. Se trata de disfrutar con alguien a quien amas, con quien estás a gusto y sobre todo, DEMOSTRARLO. Con hechos y con palabras.
En resumen, quiero un amor que me haga sentir abrigada, cobijada, amada, deseada, que necesite de mí y me busque. Que no se volatilice cuando lo necesito, cuando lo busco. Que me eche de menos si por algún motivo no nos podemos ver como yo voy a echarlo de menos a él.
No quiero un amor opresivo, presente 24 horas al día los 365 días. Eso es más bien un seguro para el coche... Sólo deseo un amor que no me haga sentir sola ni cuando está presente ni cuando está ausente.
Prometo corresponder al 1000%.
Si no se cumplen los requisitos expuestos, mejor no embarcarse en algo destinado a naufragar porque a día de hoy, no estoy dispuesta a concesiones. Todo o nada.

                                 Ibone











Lugo- giugno'18

Pasos

Paso con paso pausado
lejos de tu corazón
astillado, mellado.
Cansado.
Atravesarlo quisiera con todo mi amor
pero tú me lo impides con desdeño,
desconfiado.
Si tan sólo quisieras entrar por un momento
en el mío,
amor mío, mi amor,
comprenderías lo mucho que te amo.

Sin embargo...

Pasas con paso distraído
por mi corazón,
dejándolo dolorido,
abatido.
Desolado.
Si pudieras desahuciar tu desazón,
columpiarte en el hoy
sin pedirte demasiado.
Disfrutarte, mimarte,
quererte como te quiero yo,
te sentirías
como una cometa en un día de viento
que vuela ligera
aprovechando el momento.

Sin embargo...

Pasamos con pasos acelerados
tú y yo,
haciendo añicos nuestros corazones
desesperados.
Y no entiendo nada,
te lo juro, mi amor.
Ni el porqué
ni el cómo
ni el cuándo
de todo este dolor.
Sólo alcanzo a adivinar
y lo digo muy consciente,
que por mucho que
mis pasos pasen
lejos de ti,
de tu vida ausente,
de tu falta de ganas de mí,
de tu tiempo comprometido,
abstraído...
Te amaré para siempre,
mi amor, amor mío.
¡Prometido!

10 nov.2019- Ibone
Foto: Ibone, Torreira (Portugal), agosto'19

sabato 9 novembre 2019

Storie di gatti

C'era un gattino
sopra il mio tetto
che camminava 
solo soletto.
Bello contento
i suoi giorni passava
ma con la notte
si spaventava.
Tanto straziante
era il suo miagolio
che presto arrivò
dentro il cuor mio.
"Non voglio da solo
mai più camminare
quando il buio pesto
mi viene a trovare."
"Gattino dolcissimo,
non posso aiutarti
perché sono umana
e debbo coricarmi."
Il gatto randagio
il sorriso perdeva
mentre il cornicione
triste percorreva.
Così trascorreva
la vita il micetto
sognando che andava
con qualcuno a braccetto.
Bella e graziosa
una gattina
gli si avvicinò
un dì di mattina.
"Buondì, signor gatto,
mi sono smarrita.
Potrei rimanere
con Lei questa vita?"
"Cara signorina,
io accanto a Lei 
non solo sta vita,
magari altre sei!"
Ci sono due gatti
sulla mia finestra.
Passeggiano insieme
A sinistra e a destra.
9 novembre'19- IBONE
(Grazie dell'ispirazione...!)
Obiwan Kenobi e Gaia

giovedì 7 novembre 2019

Humo

Humo soy como el humo
que se escapa de tu boca en una mañana fría
de diciembre.
Humo que  intentas retener
aguantando la respiración,
aspirándolo a bocanadas con desesperación;
pero que aun así,
se disuelve en el éter.
Se me antoja casi imperceptible,
inaferrable, inexorable.
No recurrente.
Y como humo pasé por tu vida,
sin dejar más que una niebla esquiva,
un halo de vaho en tu ventana triste.
Y es que tú como al humo me quisiste...
de manera deletérea, a trompicones.
Como al humo negro que penetra en tus pulmones,
tóxico sustento
que te crea desazón cuando te falta.
-¡Lo intento!
-Para mí no es suficiente...
Sombras en la noche oscura.
Eso fui yo para ti.
Así me hiciste sentir:
humo, solamente humo en tu vida.
              Ibone-7 novembre '19








Preso da Internet con Google

Te busqué

Te busqué porque te necesitaba
y, a pesar de tenerte junto a mí,
no te encontraba.
Te encontré cuando supe que sólo me necesitaba a mí.
Y comprendí que no había vuelto lo perdido
ya que nada se había perdido
ni tan siquiera extraviado.
No deseé recuperar lo que ya fue
sino abrir junto a ti otras compuertas.
Explorar nuevas rutas: tú y yo,
dejando que el mundo continuase a dar vueltas
allá fuera.
Te busqué sin encontrarte.
Fuiste tú quien me encontró
cuando yo ya no te buscaba.
Sería maravilloso, mi amor,
no tener que volvernos a buscar
no vaya a ser que nos perdamos
y no nos podamos reencontrar.

Ibone- settembre'19
           Foto: Ibone - Berlino, agosto '19

mercoledì 6 novembre 2019

Se te olvidan


Se te olvidan
los minutos vacíos, allén de mis días.
Cuando el tiempo pasaba carente de vida
y el reloj no marcaba la hora final.

Se te olvidan
las tardes oscuras, solitarias, sumidas
en un vago recuerdo de lo que un día fue.
Un tic tac solitario que retumba en la sien.

Se te olvidan
promesas, propósitos, proyectos, vanas palabras .
Y te quedas anclado en una cruel monotonía
que ni quiero ni entiendo ni quiero entender.

Se te olvida
que el olvido, el descuido, la desidia, la omisión
enemigos jurados son del amor, de mi amor, vida mía.
Y quien juega a perder será siempre un perdedor.

Se te olvida
que si sueltas un globo cuando sopla el viento,
vuela y vuela y vuela danzando en el cielo
y se aleja del suelo para nunca volver.

Se te olvida.
Lo sé.... Te olvidaste tal vez...
Y es posible que en medio de tanto olvido
te me acabes olvidando tú a mí también.

IBONE- 6 nov.'19
Palermo, luglio'19


venerdì 1 novembre 2019

La pregunta

La pregunta no es:"¿Es ésta la vida que quería?". Sino, más bien, "¿Es ésta la vida que quiero?".
                      IBONE
Varsavia-1°novembre'19
                                                                   Foto: Ibone - Fundación Telefónica- Madrid, agosto'19