Advertencia

Todo lo que publico en este blog es material original libremente creado por mi mente. La idea es la de reunir textos que he escrito en el pasado alternándolos con textos que produzco en la actualidad.
Ninguna pretensión literaria. Todo lo que escribo nace de mi imaginación, de mis sentimientos, de mis vivencias. ¡Es exclusivamente mío!
Yo no escribo lo que pienso, yo escribo lo que siento. Si a alguien lo incomoda de alguna manera, no tiene por qué leer.

giovedì 27 giugno 2019

Buscando mi equilibrio

I.
Buscando mi equilibrio, me topé con su mirada altiva, atrayente, magnética, lejana... Llena de sombras y zonas oscuras en las que me vi irremediablemente atrapada.
Me dejé convencer por su inconstancia, rebañando migajas de felicidad efímera, tan efímera como sus palabras vanas.
Hojas mecidas por el viento sin rumbo ni sentido.
Caí en su trampa de oropeles y con cada mentira, perdía un pedacito de mí misma quedándome con el alma descarnada.
Hasta que comprendí, no sin dolor, que la vida no se vive amarrada a una esperanza.
Utopía.
II.
Buscando mi equilibrio, tropecé con su dulzura que me desarmó el corazón dejándolo a la deriva, a la merced de su descuido, de su apatía vaga.
Le di la espalda a la razón, cerré mis ojos a la evidencia, ciega de permisividad.
Y avancé a pies juntillas entre la nada, hacia la nada. Sin darme cuenta de que la nada sólo puede generar NADA.
Pedacitos de ilusión desperdiciados con cada silencio suyo, con sus desplantes, con su desgana. 
Hasta que comprendí, no sin dolor, que en un recipiente vacío sólo hay aire. Aire que, cuando lo destapas, escapa.
Vacuidad.
III.
Buscando mi equilibrio, hallé lo que soy dentro de mí: yo, mi ilusión, mi fuerza vital, mis ganas.
De repente y sin buscar más, un rayo de luz de un  atardecer imprevisto, de esos que impregnan nuestros ojos de reflejos dorados, de sueños y proyectos que nos atraviesan con un hormigueo placentero las entrañas, penetró en mi interior poco a poco, con calma, sin necesidad de presentar una invitación. Cálido e intenso.
Un soplo de serenidad, de paz. 
Y recomponiendo los fragmentos de mi alma quebrada, se instaló en ella con la delicadeza con la que una mariposa se posa en una flor acariciándola levemente con sus alas, casi sin rozarla. Respetando su libertad, sin ajarla.
Levedad sin ser liviana.
Y fue entonces cuando comprendí que siempre sale un sol en alguna parte del universo por muy negra que esté la noche fuera de mi ventana.
Presente.

IBONE- 27 giugno'19
*Le due prime foto le ho prese da Internet attraverso il motore di ricerca di Google. La terza è stata scattata da me a Salamanca (C/ San Justo).



lunedì 24 giugno 2019

E ti rendi conto

E ti rendi conto che nulla ha un senso se non puoi condividerlo con qualcuno che ami, con qualcuno che ti ama, con coloro insomma che ti stanno a cuore e che ogni giorno fanno in modo che la tua vita si chiami VITA.
Gli oggetti non hanno più un’anima, la musica perde gli accordi che la rendevano bella ed emozionante, il pensiero si smarrisce tra le nuvole della solitudine e il sole si appanna come i vetri dell'auto nelle fredde giornate d’inverno. Ti guardi intorno e le cose che prima ti sembravano attraenti ed eccitanti, adesso sono opache e senza interesse. Il silenzio non ripaga il vuoto del tuo cuore. Non è pace bensí tristezza.
A che serve la pioggia se non puoi metterti sotto il suo ombrello? Che te ne fai del tempo se nessuno viene a prendertelo e a portartelo via con il suo sorrisetto, con le sue richieste banali ma che ti fanno capire quanto sei importante?
E capisci che il bello della vita, della tua vita, è sapere che ci sono delle persone che ne formano parte. Quelle che si infilano nel tuo bagno senza bussare facendoti seccare; perché è molto più scocciante non aspettare nessuno che piombi nella tua vita, nel tuo spazio per darti un abbraccio, un bacio, o semplicemente per guardarti... Per dirti: mi sei tanto mancata quando non c’eri!
E ti accorgi che non sai più vivere da sola, che non vuoi vivere da sola, che non ne vale proprio la pena perché nessuna cosiddetta libertà vale tanto quanto il fatto di poter dare e ricevere delle carezze dalle persone che ti importano. O che non c’è sensazione paragonabile allo specchiarti negli occhi di un altro ritrovando la parte più bella di te nelle sue pupille...
Ibone-24 giugno 2015
(Alle mie bambine e non solo...)

venerdì 7 giugno 2019

Avrei voluto però

Avrei voluto sfiorarti, toccarti, abbracciarti, stringermi dentro le tua braccia e aggrovigliarmi intorno alle tue dita. 
Restare inchiodata alla tua vita stringendola con avarizia.
Scivolare giù, partendo dalla tua bocca con ogni tua parola scandita e restare prigioniera dei tuoi occhi, luce delle tue pupille, frammento vitale del tuo riso struggente.
Avrei voluto baciarti, degustare il sapore intenso dele tue labbra, attorcigliarmi alla tua lingua saporita così... con la passione che ci devorava una volta e che mai morì. Ancora è viva... Leccando ogni tuo desiderio, bevendo da te, fonte cristallina,  con ingordigia. Assaporando, rinfrescando, dissetando... curando come acqua santa tutte le mie ferite.
Avrei voluto dirti anche solo con il mio sguardo: ti amo-ti desidero-sei parte della mia anima e credo che sarà così per il resto della mia vita...  E lo feci malgrado cercassi di evitare il rimanere inchiodata a quegli occhi dove tante volte mi specchiai in passato. Eppure tu, sempre a girare intorno a te stesso, neppure te ne accorgesti... scommetto!
Spogliarti dalla paura, dal timore, dall'indifferenza finta al tempo che ti lambivo, accarezzavo, lenivo, gemevo, scorrevo piano la mappa complessa del tuo corpo con la mia mano, posando delicatamente la mia guancia sopra il tuo petto, pelle di velluto, piangendo di gioia infinita. 
Avrei voluto farti capire quanto sei ancora dentro di me... nella radice. Malgrado il danno, la sofferenza, la trascuratezza...
E invece... Non feci niente perché il nulla è l'unica opzione in questo nostro folle amore eterno... impossibile... improbabile... instabile... inesauribile ... 
Purtroppo irreversibile! 
Avrei voluto però...
giugno'19-Ibone






































Évora (O Alentejo), março 2019

giovedì 6 giugno 2019

Eres o no

Eres lo que ya pasó,

y por tanto, eres pasado.

Pasado que se esfumó

en algún tiempo lejano.

Y lo que en mi vida fuiste,

no lo eres en mi presente.

Ni la nostalgia triste

ni un recuerdo recurrente.

Pasaste con ligereza

y me dejaste pasar

desvaneciéndote en mi cabeza

Como espuma en el mar.

Lo que fue, se fue, ha sido

pero ahora ya no es nada.

No supiste ser conmigo.

Y yo de ti ya estoy curada.

6 giugno'19