Advertencia

Todo lo que publico en este blog es material original libremente creado por mi mente. La idea es la de reunir textos que he escrito en el pasado alternándolos con textos que produzco en la actualidad.
Ninguna pretensión literaria. Todo lo que escribo nace de mi imaginación, de mis sentimientos, de mis vivencias. ¡Es exclusivamente mío!
Yo no escribo lo que pienso, yo escribo lo que siento. Si a alguien lo incomoda de alguna manera, no tiene por qué leer.

giovedì 30 novembre 2017

Il genio


“Vorrei avere un sogno”, disse il bambino al genio della bottiglia. Il genio, restò sconvolto da questa confessione, lui che aveva detto al piccolo che gli avrebbe concesso qualunque desiderio avesse espresso… talmente gliene era grato per averlo liberato da quella stupida bottiglia di coca cola light!!! Avrebbe fatto qualunque cosa per chiunque e ancor più per quel piccolo che gli era piaciuto fin dal primo momento…“Ma non ti piacerebbe, che so, avere qualche giocattolo nuovo?”, chiese il genio cercando di venirgli incontro…“Non saprei…., io non ho mai avuto un giocattolo nuovo?”, rispose il bambino dagli occhi tristi e neri.Il genio si sforzò ancora: “Non saresti contento se ti regalassi la divisa della tua squadra preferita? Dài, dimmi un po’, quale sceglieresti???”Il bimbo lo guardò fisso fisso: “Non potrei decidere quale… non mi interessa nessuna squadra?”. Il genio si sentiva sempre più sconfitto. Avrebbe preferito uno di quei bambini capricciosi e ambiziosi che ti chiedono la luna appena aprono bocca…. Si sarebbe seccato, sì ma non si sarebbe sentito così smarrito come si sentiva davanti a questo bambino.“Ma tu, di cosa avresti bisogno per essere felice?”, chiese il genio dopo qualche minuto di riflessione, “Potrei darti tutto quello che vuoi, sai! Io sono il genio più potente che esista da queste parti!”, disse ammiccando con un sorrisetto…. “Se volessi una casa, la farei apparire…. Se preferissi un computer, il migliore si materializzerebbe in un attimo davanti a te…. Perfino la luna!!!”, disse sull’orlo della disperazione il genio, “ordinerei alle stelle che la prendessero per mano e loro te la lascerebbero sul cuscino del tuo letto per illuminare i tuoi sogni….!”.“Ma….”, replicò il bimbo quasi quasi annoiato, “ti ho già detto che io non ho nessun sogno….” , per un istante… il genio pensò di notare qualche incertezza nelle parole del bimbo: “Sicuro? Se ne avessi uno, me lo diresti?”, insistette con un briciolo di speranza….“Ok, se proprio insisti….. Un desiderio ce l’avrei…. Ma  penso che anche per un genio come te sia impossibile da realizzare…..”. Il genio si sentì offeso: “Ehi, piccolo, ti ho già detto che non c’è nessuno migliore di me facendo avverare i sogni…. Dài…. spara!!”
Il bambino lo guardò con un’enorme tristezza…. “Vorrei rivedere la mia mamma…. Mi piacerebbe sentirmi stringere fra le sue braccia un’altra volta…. Saresti in grado di farla tornare accanto a me???? Sai, ebbe un incidente e da allora non c’è più... e siccome ero troppo “piccolo”,  non mi permisero di vederla…. Se potessi, la abbraccerei, la bacerei e le direi che è la cosa che più mi manca nel mondo. E la convincerei a svegliarsi per tornare con me….”.Il genio, frastornato dalla confessione del bambino, ci pensò su due volte…. Sapeva che quel desiderio gli sarebbe costata la vita… Lo sforzo che avrebbe dovuto fare per riportarla dal sonno eterno era solo ricambiabile con la sua stessa esistenza….“Chiudi gli occhi, piccolo”, disse finalmente…. E il genio gli promise che quando sarebbe tornato a casa, avrebbe trovato la sua mamma ad aspettarlo…. E mentre lo diceva, il suo corpo da genio diventava sempre più leggero, etereo…. Fino a scomparire nel nulla…. mentre pensava: “Mi piacerebbe tanto vedere il viso allegro di questo piccolo bambino quando vedrà che il suo sogno si è avverato!!!”. 

Tendría

Tendría mis ojos, tendría tus manos,
tendría mi boca, tendría tu piel.
Tu sonrisa pícara de niño pillo,
mi dulce y loca forma de querer.

Tendría mi pelo en un día de lluvia
y el brillo intenso de tu mirada.
Sería risueña, manantial de vida,
sol que seduce a la madrugada.

Tendría tu lógica y mis palabras,
tu generosidad y mi empatía.
Sería lo mejor de nuestras personas
porque sería tuya y sería mía.
29 nov'17

mercoledì 22 novembre 2017

Cronaca di un cuore spezzato

Cronaca di una giornata strana e di un cuore malandato....
Il mio cuore spezzato che si resiste a smettere di battere malgrado la sofferenza inflitta da chi pensavo mi volesse bene (è probabile che in fondo me ne voglia). Da chi stavo imparando ad amare (o forse era solo un miraggio nel deserto dei miei sentimenti sconsolati).
Il mio cuore a brandelli che mi supplica di raccoglierne i pezzi e di ricomporli ancora una volta (ancora!), l'ennesima, per continuare a dare vita al mio povero corpo inerte (senza il tuo corpo, il mio non sarà mai più lo stesso e questo mi mortifica).
Il mio cuore che fino a qualche tempo fa giurava di non sentire per te altro che amicizia mentre tu facevi del tuo meglio per farmi innamorare, adesso che amicizia  è quello che reclami (" amicizia speciale" ok... ancora non ho capito bene il concetto...), il mio cuore si ostina a mostrarmi la tua impronta, a chiedermi perché mai. Infatti, perché.... MAI!!
Il mio cuore disilluso che nonostante la ferita mortale, mi spinge a sognare ancora, ad andare oltre, a non mollare nella ricerca di qualcuno a cui io importi realmente, qualcuno che mi ami al di là della paura, della distanza, del flusso di emozioni... Qualcuno che si prenda la briga di formare di nuovo un mio cuore nuovo con i pezzi sparsi del puzzle in cui si è trasformato.
Se solo me l'avessi detto quattro settimane fa.... Sarebbe cambiato qualcosa? Forse niente. Conoscendomi, proprio niente. Mi sarei tuffata senza rete, mi sarei buttata a capofitto come ogni volta perché non so fare altrimenti.... Caduta libera è la mia specialità... Cuore infranto il risultato.
Il mio cuore, sì... che sebbene maltrattato dalle mie scelte spericolate, sconvenienti, sbagliate, suicide, tiene duro, mi sorregge, mi perdona e continua a dirmi: "Ama!", "Non smettere di provarci!", "Piangi se vuoi e fammi piangere ma non gettare la spugna perché da qualche parte, in questo mondo, c'è qualcuno che ne vale la pena" , "Non mollare!", "L'importante è che tu  senta qualcosa, che mi faccia SENTIRE!".
Il mio cuore che pur non capendomi, mi perdona sempre, ogni singola volta.... E rinasce fortificato magari anche un po' ammaccato.
Eppure oggi, giornata grigia, strana, uggiosa dentro, me lo sento disperatamente solo, triste e spaesato questo mio cuore... :(
(Ringrazio tutte le AMICHE che oggi mi hanno sostenuta ascoltandomi e cercando di tirarmi su con il loro amore e comprensione.  Non vi taggo ma vi amo!).
22 novembre 2016

giovedì 16 novembre 2017

La puntilla

Microrrelato:
Y ella pensó mientras levantaba los ojos del suelo sintiéndose más ligera:
"A veces es necesario que alguien te clave la puntilla, no para morirte o para rematarte, sino con el fin de concienciarte realmente de que es urgente tomar medidas para no desangrarte del todo".
16 nov'17

venerdì 10 novembre 2017

Amici veri

Non sono una che si pente di quello che ha fatto pur essendo cosciente di aver fatto un sacco di cavolate nella mia vita. ( E sono recidiva senz’altro....).
Piuttosto so di essere ciò che sono soprattutto per quello che sono stata e per come ho vissuto ogni istante della mia esistenza; e del resto, non posso resistermi alla tentazione di essere me stessa in ogni circostanza, di mostrare con trasparenza quello che sento.... Non che sia un pregio, assolutamente, ma forma parte del mio modo di essere e non è di certo il mio peggiore difetto....
Ma ci sono alcune cose che, se potessi tornare indietro nel tempo, non rifarei più....  Una di esse è perdere il contatto con gli amici di una volta. Spesso è quello che più mi manca in questo momento della mia vita: un vero amico, un amico del cuore, una persona con la quale condividere aspetti della mia vita che ho un gran bisogno di esprimere ma che non è il caso di andare a raccontare in giro, per esempio. Mi manca la complicità con qualcuno che ti conosce bene, che si fa conoscere e con cui puoi anche mostrare le tue debolezze. Una persona per i momenti di gioia ma anche per quelli in cui ti serve una mano di aiuto.
Quando arrivi ad un certo momento della tua vita, le amicizie seppur belle e piene di affetto mutuo, non sono mai più quelle di una volta.... Ci sono delle sfumature che si perdono per sempre, che malgrado tu e loro ce la mettiate tutta, non tornano più.... E il senso di solitudine che mi provoca questo vuoto è pesante.
D’altronde, so di avere la fortuna di contare su una persona a mio fianco che suppone per me un sostegno incommesurabile (ti amo!) ma l’amicizia è un’altra cosa....
Comunque, il mio senso della costanza mi spinge a sperare che coloro che adesso formano parte della mia vita, ci restino. Non voglio darla vinta al disfattismo o a delusioni vissute...
Se avete un vero amico, tenetevelo stretto: è senza dubbio una grande fortuna.
10 novembre'13

Huir

Y pensó: "Huir nunca suele ser la solución. Aunque en este momento me gustaría desaparecer por completo y sin dejar rastro.  Poner la mente en blanco y vaciarme de cualquier pensamiento. Resetearme. Perderme en un desierto.
Desincrustar las emociones, arrancar sensibilidades y remover los sentimientos. Ahogarlos en el océano.
Desaparecer hasta que todo se desvanezca.... Y si así no fuere, al menos hasta que el dolor que me invade, remita, cese".
10 novembre'17 

giovedì 9 novembre 2017

Incomprensibile

Quell'incomprensibile sentimento che ti unisce invisibilmente a qualcuno malgrado la consapevolezza dell'inesistente speranza.
Quando non ti aspetti niente perché sai che per lui non conti nulla, non sei nessuno. E ciò nonostante, non pretendi altro che stargli vicino. Ti accontenti delle briciole di attenzione che ogni tanto ti concede, momenti rari ma che ti fanno sobbalzare il cuore perché ormai hai capito che per te ogni suo piccolo gesto è importante.
Quando con un insignificante scusa gli stai accanto, lo sfiori così come per caso... E sempre con banali scuse prendi le sue mani tra le tue, le accarezzi e senti la morbidezza della sua pelle, un calore che ti brucia l'anima... ma che non ti appartiene. E senti un irrefrenabile bisogno di toccarlo, di sentire il suo contatto fisico anche se effimeramente... Eppure sai che per lui sei sempre niente... quel niente che frantuma il tuo sorriso.
E ti accorgi che la cosa che ti rende più felice quando state insieme, è specchiarti nel suo sguardo... guardare i suoi occhi che ti guardano... E ti fa paura doverne fare a meno...
Ma tu.... che vorresti tutto... hai imparato a non averne di pretese...
Quell'assurdo bisogno... briciole... sguardi... il tuo tatto... niente...
(22 ottobre 2015- Ibone Bueno Vicente)

domenica 5 novembre 2017

Autunno

E in un mare di foglie secche affonderò i miei sogni caduchi per farli volare via col vento di autunno...
4 nov'17

Cose che vanno capite

Ci sono delle cose che vanno capite e accettate. E ci si deve arrivare da soli. Si tratta certamente di un processo doloroso e pieno di ombre ma del quale non se può fare a meno se si vuole andare avanti.
La tristezza ne è parte inerente e cercare di apparire indifferenti, spensierati o addirittura allegri e sorridenti non fa che aumentare l’angoscia che si prova dentro perché la finzione non è mai la soluzione. Quindi, è inutile far finta di ridere fuori quando dentro si piange. È assurdo far tacere un cuore che soffre impedendone le lacrime per non far soffrire gli altri.
A volte, nel percorso folle che chiamiamo vita, si deve viaggiare da soli, portando un semplice bagaglio a mano,quel tanto che basta  per comprendere le cose che ci stanno capitando e poterle affrontare con la dovuta consapevolezza. Non ci si può alzare in volo se prima non si fanno crescere le ali.
5 novembre 2015