Ricordo quando
da piccolina, mi sedevo dietro di te, dentro il tuo letto e insieme leggevamo i
libri che hai sempre adorato. Era bello sentire il tuo corpicino morbido,
abbracciarti senza che tu mi sfuggissi e baciarti tutta quanta giocando.
I tuoi occhioni
curiosi da cucciolotta sperduta, la tua manina stretta dentro la mia e quel tuo
chiedere ogni cosa con una capacità intellettiva che mi stupiva e mi riempiva
di orgoglio. Ti ho sempre sentita profondamente legata a me. E grazie a te sono
diventata una persona migliore.
Ricordo il
nostro viaggio da sole in Italia quando, malgrado la febbre, non mi hai fatto
pesare il brutto tragitto che abbiamo affrontato. Anzi! Sei sempre stata
un’eccezionale compagna di viaggio già fin da piccolina, osservando tutto con
quel tuo sorriso smagliante. Mi ricordo all’aeroporto di Milano dove ti ho
improvvisato un lettino con il passeggino e un tavolinetto e tu ti sei fatta un
sonnellino mentre la gente che passava ti guardava e sorrideva: sei sempre
sembrata un angelo quando dormi. Sei sempre stata un angelo da sveglia.
Ti ricordi il
nostro carnevale a Roma, quando hai preso per mano lalo e l’hai incoraggiato ad
andare avanti perché lui quasi non ce la faceva con le scale del Quirinale?
Il nostro
viaggio a Parigi con lalo e zia Marga e tu con soli 5 anni ci seguivi
coraggiosamente ovunque senza una lamentela.
Le nostre
canzoni a squarciagola nell’Elefantino per supplire la mancanza dell,autoradio. La
tua pazienza, la tua obbedienza, la tua disciplina… Poche volte mi hai fatto
arrabbiare sul serio. Sei sempre stata la bambina che chiunque avrebbe
desiderato avere, e io… Io ho avuto la fortuna di tenerti
accanto a me, di vederti crescere… Le nostre passeggiate folli quando ti
accompagnavo a musica e ci facevamo delle foto o guardavamo insieme gli
orecchini di Claire’s… E poi, tornare a casa a piedi chiacchierando, ridendo,
scherzando… Esauste ma felici perché fra di noi il legame va al di là del
sangue.
E poi, il
dolore straziante di quella notte passata al Pronto Soccorso, la paura di
perderti e la follia di rendermi consapevole che senza di te, sarebbe stato
praticamene impossibile ritrovare un senso alla vita perché ormai tu eri parti
della mia esistenza. Perderti sarebbe stato come se mi avessero levato un pezzo
del cuore, metà della mia vita.
So che è
necessario che tu cresca, che acquisti le tue ali per planare da sola, per
scegliere la tua via, per commettere i tuoi errori e attuare le tue scelte di
vita. Eppure, una fitta di dolore mi trafigge quando cerco di baciarti e tu mi
sfuggi, quando voglio coccolarti e mi eviti, quando penso a quella dolce
bambina che sbaciucchiavo e vedo una dolce ragazzina alta più di me, sempre più
indipendente, bella, meravigliosa e sempre meno mia…
Voglio
dedicarti qla canzone di Elisa, "A modo tuo", perché riflette in una maniera abbastanza
fedele i miei sentimenti.
Amore mio,
ricorda che faccia quel che faccia e decida quel che decida, SEMPRE potrai
contare su di me nel percorso della tua vita. Sii felice! O almeno provaci senza tregua! Ti amo.
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